superpoteri 1

· leonardo

Tutti siamo bravi in qualcosa. Tu puoi essere molto simpatico o molto sensibile, io me la cavo a programmare. Le nostre sono competenze completamente diverse, ma la cosa che le accomuna è che siamo bravi in quello. So che può sembrare strano, perché molto spesso non ce ne rendiamo conto, ma queste competenze definiscono il nostro rapporto con le altre persone, provo a spiegarmi meglio: le persone ci vedranno così: a te molto sensibile, a me molto bravo a programmare. Le persone, anche se non sembra, questo lo sanno, paradossalmente sanno più loro dove siamo bravi noi, che noi stessi, può succedere di non sapere dove si è bravi, è normale. Tornando al discorso del rapporto con le altre persone, dobbiamo stare attenti a non farci vedere solo in quel modo, o per lo meno, a essere consapevoli di essere visti così, per non cadere le loop di essere utilizzati e basta come strumenti per raggiungere un determinato scopo grazie al nostro super-potere (mi piace chiamarlo cosí). Essere d’aiuto, di supporto o fondamentali va bene, ma essere visti solo per quel superpotere è negativo su due piani. Innanzitutto posiziona noi stessi come strumenti per raggiungere uno scopo e non più come persone: non siamo più liberi di sfogare le nostre altre abilità, gusti personali ed espressione creativa, ma indirizzati a focalizzarci nello specializzare solo una caratteristica. Questo sovraccarico di utilizzo del super potere, a lungo termine, ha un impatto negativo sulla persona perché la persona, come citato sopra, NON È SOLO QUELLO, e questo genera in lui un senso di in-espressione fino a ripudiare il suo stesso super-potere affinché possa dare spazio ad altre abilitá e necessita, fino al punto di non voler essere più visto come “bravo in quello”, ma anzi, “era bravo in quello”. Insomma, sovraccaricando il nostro super-potere, rischiamo di perdere e odiare la nostra abilità, ed è un peccato. Il burnout che ne deriva può farci perdere la passione e l’entusiasmo che originariamente alimentavano quella capacità speciale. Infine, punto secondo me piú importante, dobbiamo controllare e dosare l’utilizzo del nostro super-potere, altrimenti si rischia di essere guidati e controllati solo dalle nostre competenze e non più da ciò che sentiamo. Potremmo ritrovarci a fare cose solo perché siamo bravi a farle, non perché le vogliamo fare davvero, creando una disconnessione tra le nostre azioni e i nostri desideri più profondi. Questo squilibrio può portare a un senso di inautenticità e insoddisfazione nella nostra vita, facendoci perdere di vista chi siamo veramente al di là delle nostre abilità. Parlando con te, ti garantisco che la mia esperienza é stata solo negativa_ quando ho sovraccaricato mi sono chiuso e focalizzato solo sulle mie competenze, perdendo completamente il senso di ció che avevo intorno a me. Ora sto imparando a dosare. Concludo, quindi, dicendo che dobbiamo aver cura nell’utilizzo del nostro potere, dobbiamo controllarci e controllarlo affinché possiamo essere liberi di essere Persone: consapevoli dei nostri talenti, dobbiamo vivere e coltivare tutte le nostre altre sensazioni.

scaletta delle bozze, la tengo perché a qualcuno piace.

il superpotere non è la mia vita schiavi delle competenze e abilitá Ma non siamo solo quello Siamo persone Cosa voglio dire? Flusso